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L’artroscopia consiste nell’introdurre all’interno del ginocchio, attraverso una piccola incisione, uno strumento ottico collegato a una telecamera che trasmette le immagini a un monitor che può essere visto dal chirurgo, dall’assistente e in alcuni casi anche dal malato stesso . Attraverso un’altra ( o altre due) incisione cutanea vengono introdotti gli strumenti operatori che serviranno alla diagnosi e al trattamento delle lesioni riscontrate nella fase diagnostica. I vantaggi dell’artroscopia sono di molti: infatti per mezzo dell’artroscopia è possibile attuare una valutazione precisa dell’interno del ginocchio con un minimo trauma dei tessuti molli; sono inoltre ridotti i tempi di recupero dopo l’intervento. 
INTERVENTO
Il paziente viene generalmente operato in anestesia sedo analgesia o anestesia spinale; in taluni casi può essere utilizzato il laccio alla radice dell’arto per lavorare in ischemia. Il malato viene posizionato su un letto e con apposito reggi gamba il ginocchio viene flesso a 90°; dopo accurata disinfezione della cute e posizionamento di teli sterili, si procede all’incisione cutanea generalmente antero-laterale; attraverso questa incisione viene introdotta una camicia metallica che contiene uno strumento ottico a sua volta collegato a una telecamera che trasmette le immagini su monitor a colori posizionato a lato del letto chirurgico. Per meglio visionare l’interno del ginocchio, attraverso la camicia metallica viene introdotta soluzione fisiologica al fine di dilatare la cavità articolare e consentire una migliore visione. Mediante manovre specifiche viene visualizzato l’interno del ginocchio spostando l’ottica; in questo modo è possibile visualizzare le strutture del ginocchio (menischi, pliche, legamenti crociati). Sfruttando un’altra incisione cutanea antero-mediale, si introducono gli strumenti costituiti da uncini palpatori, pinze da presa e strumenti motorizzati. Al termine dell’intervento vengono suturate le ferite chirurgiche posizionato un drenaggio e l’arto viene bendato; la dimissione dal reparto può avvenire in serata o al più tardi nella giornata successiva. Il carico sull’arto operato in modo cautelato è immediato (salvo diverse indicazioni del Chirurgo); I punti di sutura usati generalmente sono riassorbibili e non richiedono desutura . Dopo circa 7-10 gironi dall’intervento viene consigliato di iniziare  la fisioterapia.  

COSA SI PUO FARE DURANTE L'ARTROSCOPIA

 

MENISECTOMIA (Asportazione del menisco lesionato)

All’interno del ginocchio sono presenti due menischi: mediale e laterale; l’importanza di queste strutture è legata all’assorbimento e alla trasmissione dei carichi, nonché alla stabilizzazione dell’articolazione. Il menisco mediale è di forma quasi semi-circolare mentre quello laterale è di forma circolare. Quando il menisco subisce lesioni a carattere o traumatico o degenerativo, viene posta l’indicazione alla meniscectomia artroscopia che consiste nell’asportazione della porzione del menisco lesionata nel rispetto della parte sana. L’intervento è  rapido e l’asportazione della parte lesionata del menisco avviene attraverso strumenti particolari che vengono introdotti all’interno della cavità articolare attraverso le piccole incisioni cutanee descritte precedentemente. 

INDICAZIONI 
Lesioni meniscali documentate attraverso accertamenti clinici e/o strumentali. 
CONTROINDICAZIONI Non esistono controindicazioni specifiche all’esecuzione dell’intervento se non le condizioni generali di salute del paziente. 
COMPLICANZE 
Le complicanze dopo un intervento di meniscectomia mediale o laterale al ginocchio sono varie • infezioni superficiali • artrite settica • emartri (emorragie articolari) • versamenti articolari • trombosi venosa profonda • embolia polmonare • danni per lesioni iatrogene di nervi • danni per lesioni iatrogene di vasi • cicatrici cheloidee • fallimento per dolore sul residuo meniscale • dolore persistente  • lesioni cartilaginee iatrogene • rigidità del ginocchio • zoppia • sviluppo o  peggioramento della condropatia  



 ASPORTAZIONE DI PLICA SINOVIALE

Le pliche sinoviali sono dei residui embrionali presenti all’interno del ginocchio di frequente riscontro a un esame artroscopico del ginocchio; esse hanno caratteristiche di forma, posizione e aspetto assolutamente variabili. Le tre localizzazioni più frequenti sono la plica mediale o medio patellare  e la plica infrapatellare. Spesso queste pliche possono dare sintomi clinici rilevabili; tra quelle descritte sicuramente la plica mediale o medio patellare è quella maggiormente responsabile dei sintomi dolorosi descritti dai malati; spesso al dolore si associa gonfiore e sensazione di cedimento articolare; il dolore descritto dai pazienti affetti da plica sinoviale è da porre in diagnosi differenziale con la patologia cartilaginea e le lesioni meniscali. Quando il trattamento conservativo non risolve il problema, si pone l’indicazione all’asportazione chirurgica che viene eseguita in artroscopia. 
INDICAZIONI Pliche sinoviali dolorose  
CONTROINDICAZIONI Non esistono controindicazioni specifiche all’esecuzione dell’intervento se non le condizioni generali di salute del paziente. 
COMPLICANZE Le complicanze dopo un intervento di asportazione di plica al ginocchio sono varie e assimilabili all’esecuzione di una comune artroscopia: • infezioni superficiali • artrite settica • emartri (emorragie articolari) • versamenti articolari • trombosi venosa profonda • embolia polmonare • danni per lesioni iatrogene di nervi • danni per lesioni iatrogene di vasi • cicatrici cheloidee • fallimento per dolore sul residuo meniscale • dolore persistente • lesioni cartilaginee iatrogene • rigidità del ginocchio • zoppia 



BIOPSIA SINOVIALE e/o VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

L’esecuzione di una biopsia sinoviale è spesso molto importante per la definizione di patologie reumatologiche ove con comuni esami ematochimici non è possibile formulare una diagnosi precisa; è utilizzata in quanto permette l’esecuzione della biopsia controllando direttamente quello che viene fatto. Viene inoltre valutata la morfologia del ginocchio ed eventuali lesioni delle strutture cartilaginee, meniscali o legamentose. INDICAZIONI • Monoartriti di ginocchio • Versamenti articolari non rispondenti alle comuni terapie mediche • Gonalgie resistenti alle terapie mediche e senza significative alterazioni negli esami strumentali (rx ,Tc,RM) 
CONTROINDICAZIONI Non esistono controindicazioni specifiche all’esecuzione dell’intervento se non le condizioni generali di salute del paziente. 
COMPLICANZE Le complicanze dopo un intervento di biopsia al ginocchio sono varie e assimilabili all’esecuzione di una comune artroscopia: • infezioni superficiali • artrite settica • emartri (emorragie articolari) • versamenti articolari • trombosi venosa profonda  • embolia polmonare • danni per lesioni iatrogene di nervi • danni per lesioni iatrogene di vasi • cicatrici cheloidee • dolore persistente • lesioni cartilaginee iatrogene • rigidità del ginocchio • zoppia 



SHAVING CARTILAGINEO

La superficie interna del ginocchio è rivestita da cartilagine articolare; questo tessuto è molto specializzato e permette funzioni uniche all’interno di questa articolazione. L’alterazione della struttura di questo tessuto comporta alterazioni delle proprietà biomeccaniche che possano determinare nel paziente dolore, perdita di mobilità del ginocchio e sensazione di instabilità. La cartilagine articolare è costituita da cellule altamente specializzate e differenziate, i condrociti, immerse in una matrice extracellulare costituita da collagene, proteoglicani, glicoproteine e acqua in quantità corrispondente a circa il 75% del peso totale. Le lesioni della cartilagine sono attualmente molto frequenti anche in considerazione del miglioramento degli accertamenti strumentali che hanno consentito una maggiore precisione diagnostica; spesso le lesioni della cartilaginee si associano ad altre lesioni interne al ginocchio.  In lesioni della cartilagine  di piccole dimensioni è possibile utilizzare la tecnica dello shaving che essenzialmente consiste nel praticare con uno strumento motorizzato una pulizia della cartilagine sofferente che consente tra l’altro di asportare corpi mobili o flap cartilaginei responsabili di dolore e scatti articolari. Il lavaggio articolare del ginocchio consente anche di ridurre la concentrazione degli enzimi idrolitici responsabili in parte del dolore. 
INDICAZIONI Riscontro o sospetto diagnostico di lesione condrali di piccole dimensioni o artrosi conclamata 
CONTROINDICAZIONI Non esistono controindicazioni specifiche all’esecuzione dell’intervento se non le condizioni generali di salute del paziente. 
COMPLICANZE Le complicanze dopo un intervento di shaving cartilagineo al ginocchio sono varie: • infezioni superficiali • artrite settica  • emartri (emorragie articolari) • versamenti articolari • trombosi venosa profonda • embolia polmonare • danni per lesioni iatrogene di nervi • danni per lesioni iatrogene di vasi • cicatrici cheloidee • fallimento per dolore sul residuo meniscale • dolore persistente • peggioramento delle lesioni cartilaginee e artrosi del ginocchio