Lesioni o rotture dei menischi

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Cos'è la lesione di un menisco 

I menischi sono due strutture fibro cartilaginee  a forma di semiluna: il menisco mediale nella parte interna del ginocchio, ed il contrapposto menisco laterale , interposti tra la cartilagine dei condili femorali e del piatto tibiale. La loro sezione è grossolanamente triangolare. La parte più alta si inserisce sulla capsula del ginocchio, cioè su quella struttura che avvolge e stabilizza tutta l’articolazione, mentre il margine libero va a frapporsi tra le cartilagini.  Sono composti di fibre collagene dense, fittamente incrociate, disposte in una trama che conferisce grande elasticità, ma anche capacità di resistenza alla compressione. Sono vascolarizzati solo nella parte adiacente alla loro inserzione capsulare e questo purtroppo, riduce il potenziale riparativo in caso di lesioni. I menischi sono importanti per la completa  funzionalità del ginocchio. Essi, infatti, fungono da  “guarnizione” tra la superfici articolari e permettono quindi di distribuire il carico su un area di contatto maggiore, proteggendo in questo modo, la cartilagine da forme di compressione. Contribuiscono inoltre,  alla stabilità del ginocchio stesso in sinergia con le altre  strutture legamentose .  
Nei traumi distorsivi a media o alta energia, come quelli che si possono realizzare durante le attività sportive, o anche in caso di incidenti stradali e sul lavoro , i menischi  possono riportare delle lesioni che talvolta si associano al altre rotture legamentose .  I menischi, tuttavia, non sono indenni da  processi degenerativi che spesso si presentano non solo per l’invecchiamento della fibro cartilagine ma perché sottoposti a carichi alterati. Infatti l’aumento del peso corporeo, gli scompensi muscolari, e le deformità degli arti inferiori, sottopongono le strutture meniscali ad uno stress continuo con conseguente degenerazione .  Si comprende quindi, che in questi casi, spesso,  il menisco degenerato è all’interno di un articolazione che presenta anche altri aspetti di sofferenza . Il menisco degenerato può andare incontro a rottura anche con minimi traumi distorsivi, avendo  perso le natie caratteristiche di elasticità e resistenza .

Come si fa diagnosi di lesione meniscale

Dolore, movimento limitato del ginocchio e deambulazione difficoltosa sono in genere i sintomi più comuni in questi casi,  cui spesso si associa un versamento di liquido all’interno del ginocchio che contribuisce a creare una sensazione di “tensione intrarticolare” .  La morfologia di alcune rotture meniscali presenta un “flap “,  cioè un piccolo lembo libero di menisco,   che può intralciare la meccanica articolare.  In taluni casi, si può avere una lesione cosiddetta a “ manico di secchio”, dove la parte del menisco rotto viene completamente capovolta e lussata nell’articolazione, cosi come si fa nel ribaltare il manico di un comune secchio, ed è spesso responsabile di un vero e proprio blocco articolare del ginocchio . 

Nelle lesioni meniscali su base degenerativa nella maggior parte dei casi,  manca nell’anamnesi un evento traumatico o distorsivo valido. Il Paziente riferisce un dolore divenuto  via via più invalidante nelle settimane, fino a limitare le attività quotidiane. Il dolore usualmente compare quando si salgono e scendono le scale, quando ci si accovaccia ed anche in questo caso può essere associato al  versamento articolare. 
I dati anamnestici e l’esame obiettivo del ginocchio permettono allo specialista di sospettare una lesione meniscale.

Quali esami sono necessari

La risonanza magnetica consente di avere una conferma strumentale precisa ed affidabile, poiché studia molto bene le strutture meniscali, legamentose e cartilaginee. L’anatomia della lesione è fondamentale per guidare la scelta terapeutica, infatti, come già detto, i menischi ricevono vascolarizzazione, ossia apporto diretto di sangue , solo nella loro parte periferica e pertanto solo le lesioni di questa zona potrebbero andare incontro a processi riparativi.  

Come si cura 

Il trattamento dipende non solo dal tipo di lesione ma anche da molteplici altri fattori come l’età,  l’attività sportiva , i tempi di ripresa delle attività e dovrebbe anche tener conto delle conseguenze sul medio e lungo termine. Di base l’approccio moderno nel trattamento delle lesioni meniscali è rivolto a preservare la maggiore quantità di menisco possibile. Nelle lesioni stabili ed isolate può essere valutato il trattamento conservativo, che prevede nelle prime fasi riposo, scarico dell’articolazione e a seguire  un periodo di riabilitazione per la ripresa delle attività  . Anche nei trattamenti chirurgici,  che oggi vengono eseguiti tutti in artroscopia, vale la regola di preservare la parte sana del menisco .Di fronte a lesioni con frammenti liberi o lussati o rotture in zone non vascolarizzate, il trattamento chirurgico indicato è la meniscectomia artroscopica selettiva, cioè la rimozione del menisco lesionato preservando la parte sana e stabile del menisco. Le lesioni che interessano zone vascolarizzate possono essere suturate, quindi  riparate sempre in artroscopia, sia pure con dei tempi di convalescenza  maggiori. Infine, il   trapianto del menisco può essere una opzione chirurgica riservata a Pazienti giovani che hanno riportato lesioni estese del menisco in traumi complessi del  ginocchio .